La rete telefonica è costituita fondamentalmente da tre elementi (vedi Figura 1):
la rete di distribuzione costituita dall´insieme dei collegamenti tra i singoli utenti e le centrali di commutazione locale;
la rete di giunzione (in area metropolitana e a lunga distanza) che collegano le centrali di commutazione locale tra di loro, direttamente o attraverso ulteriori centrali di commutazione dette “di transito”;
le centrali di commutazione (locali e di transito).
Un tempo le centrali di commutazione di transito si suddividevano inoltre in centrali di commutazione a due fili e centrali a quattro fili. Mentre le prime venivano impiegate ad un livello gerarchico che in Italia corrispondeva geograficamente alla Provincia (in termini più propriamente telefonici ad un´area di numerazione, detta “distretto”, caratterizzata da uno specifico indicativo telefonico(*)), le seconde venivano utilizzate a livello gerarchico superiore (regionale, nazionale od internazionale). La commutazione a 4 fili era, e continua ad essere, necessaria per garantire una buona qualità trasmissiva (in particolare contenimento dell´eco) nella messa in cascata dei collegamenti amplificati, in cui viene compensata l´attenuazione(*).
A partire dagli anni ´90 si sono inoltre aggiunte le centrali di commutazione per applicazioni di telefonia cellulare che, in particolare, realizzano le specifiche funzioni relative alla mobilità.
Fonti e collegamenti
Ad esempio 06 nel caso di Roma.X
L´amplificazione può essere effettuata: 1) su collegamenti fisici su cui viene trasmesso (in “bassa frequenza”) un singolo canale telefonico, mediante l´inserimento di amplificatori (tecnica ora desueta); 2) essere parte integrante del sistema di trasmissione (in “alta frequenza”) comunque realizzato.X